Il registro di contabilità è uno dei quattro registri obbligatori indicati nell’articolo 1130 del codice civile, e che l’amministratore è obbligato a curare. Tale registro, dice l’art. 1130 n. 7 c.c., deve contenere tutte le voci di entrata e di uscita e che tali voci devono essere annotate entro trenta giorni dalla loro effettuazione.
Esempio: un condomino versa tramite bonifico sul conto corrente condominiale la somma di € 80,00 a titolo di quota condominiale per il mese di aprile 2018. Tale versamento è accreditato sul conto corrente condominiale il 10 aprile 2018. L’amministratore, in base a quanto stabilito dalla legge ha tempo trenta giorni per registrare tale movimento sul registro di contabilità.
Questo registro è molto importante e può essere un ottimo strumento per controllare l’operato dell’amministratore. Infatti, basta confrontare, semplicemente, tale registro con l’estratto conto condominiale per vedere se ci sono incongruenze nella gestione contabile del condominio. Questo semplice controllo permette di tenere sotto controllo tutte le spese effettuate dall’amministratore e tutte le entrate che ricordo devono transitare, tutte, obbligatoriamente sul conto corrente condominiale.
Infatti se da questo primo controllo si dovessero riscontrare anomalie, come ad esempio: non vengono inserite determinate entrate che invece risultano dal conto corrente o vengono indicate uscite che non risultano dallo stesso conto corrente, già solo questa incompleta tenuta, ti tale registro, secondo quanto stabilito dall’art.1129 del codice civile è annoverata tra le gravi irregolarità che potrebbero portare, su ricorso anche di un solo condomino, alla revoca giudiziaria dell’amministratore.
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Dr. Luigi Colaianni